Accademia di Belle Arti, Vienna: viene inaugurata una mostra. Il luogo: una sala grande e riverberante con un carattere industriale emozionante, ma con un'acustica molto scadente. Ma oggi c'è qualcosa di diverso. Il lodatore fa una pausa. Il riverbero - l'eco è sparito oggi. Non deve gridare per farsi capire.

Cosa era successo? Al posto delle tabelle gli organizzatori della mostra hanno Pannelli isolanti in canapa usato. E così nella stanza non c'erano solo superfici fonoriflettenti come l'intonaco e il vetro, che riflettono il suono senza controllo, ma anche le "morbide" fibre naturali.

Ci fu subito chiaro che nel cavità dei pannelli di canapa il suono si "rompe". Per essere più precisi, parte dell'energia sonora viene convertita in calore, il che significa che il suono viene riflesso in misura minore - c'è meno eco. Questo aumenta l'intelligibilità del parlato nella stanza e rende il discorso più comprensibile per l'ascoltatore, perché il riverbero delle parole ha l'effetto di più persone che parlano contemporaneamente.

Dopo questo emozionante evento a Vienna, abbiamo capito una cosa: I pannelli di canapa inghiottono il suono - e tutto in modo naturale, senza dover ricorrere a fibre minerali artificiali.